povero ercole
E al quarto giorno di quella tortura
incominciò a disperare. Se stava in piedi passeggiando per casa
incominciavano a torturarlo le ginocchia, e un freddo gelido, come un
vento di morte, si impadroniva dell'estremità dei suoi arti. Se
stava seduto, dopo qualche minuto incominciavano a torturarlo i
glutei. Sdraiato resisteva di più, ma poi si arrendeva al dolore.
La colpa è degli interferoni, gli spiegò la figlia farmacista, che
come al solito per aggiustare da una parte sfasciano dall'altra. Ed
in questo caso mai termine era così appropriato. Sì, perché ogni
fascio muscolare ospitava una serie di spilli a quattro punte, come
quelli per i posti di blocco. La schiena era il luogo preferito da
questi strani oggetti, tanto virtuali quanto dolorosi. Madre natura
s'era anche inventata un altro strano marchingegno: una fascia
elastica rivestita all'interno di pungoli d'acciaio lunghi circa due
mm l'uno, la fascia magicamente si contraeva e ruotava almeno una
volta ogni dieci secondi. Ognuno dei grandi muscoli ne aveva una
propria, persino i muscoli della tibia.
E calava la notte, con la sua
solitudine, anche lamentarsi non portava sollievo -tanto non c'era
nessuno a sentirti- ed era infinitamente lunga la notte, poi al
mattino arrivava il sudore e il poveretto si risvegliava nel letto
bagnato con il pigiama bagnato. Tutta la superficie della pelle era
indolenzita, ogni pelo, se sfiorato produceva il suo strazio. Stare
sdraiato sul divano davanti la televisione era il suo unico conforto
-pensate a quale abbrutimento il poveretto era ormai costretto- ma al
dodicesimo episodio di “premium crime” la sua mente, seppur brillante e
sempre lucida, incominciò a vacillare. Era ormai allo stremo. La
fine era vicina. Prese allora una decisione che mai avrebbe preso in
altre condizioni. Convocò la famiglia al suo capezzale e dopo
qualche colpo di tosse ben assestato e qualche versaccio da moribondo
ansimante, pronunciò nitide queste parole:
MI SONO ROTTO LE PALLEEEEEEE!!!!!
Ercole, mi mancherai tantissimo!! ;-)
RispondiEliminaGià , Federico, sono sempre i migliori che se ne vanno... Approfittatene... comprate ora i libri di questo "giovane" e moribondo scrittore, prima che i prezzi vadano alle stelle...
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