S'io fossi razzista...

 

S’io fossi  in grado di capir dallo sguardo 
la razza  degl’uomini
ecco le razze ch'io  bandirei
ecco i muri che io costruirei
il primo, il più alto, per quelli
che sfruttano e violano
l'innocenza di un bimbo.

Sarei, per questo, razzista al quadrato
ma ragiono e so bene
che gli abusi non son solo quelli
colorati di sesso
ci sono abusi nascosti e profondi
fatti da quelli che si credono  buoni
ma che, nelle pieghe dell’anima
lasciano indelebili cicatrici profonde
sulle quali, nel tempo
le radici del male
germogliano nuove.

Da questa malefica razza
non scampan neppure padri e madri,
che da 'sani' trasmettono il mefitico morbo.
Frustrano e ingabbiano i figli
tra le loro perdute speranze
nella stessa prigione d’errori che hanno alzato per se
incapaci di quell'atto d'amore perfetto:
sparire a vantaggio esclusivo dell'altro.

E i malvagi? 
sfruttatori dei loro fratelli
il superfluo accumulano
per i loro castelli dorati.
Assassini,  maldicenti,  bugiardi
venditori di morte
per loro un abisso ho scavato.

Accidenti, 
che fatica esser giudice.
Divido e divido
distinguo e distinguo
separo, separo
condanno e condanno.

Finalmente ho finito,
adesso
mi volto  e riconto…
mannaggia,
non c'è  più nessuno.
C’è soltanto un Signore elegante
con la sua barba bianca
che mi guarda dall’alto
e stranito mi dice:
“Che ci fai tu qua?
Forza, sbrigati, su
anche tu
giù nel fosso!"

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