L'altra faccia della frittata, elucubrazioni al limite dell'ammissibile


Questa sera, leggendo l'articolo “Analfabetismo di superficie”, ho avuto una visione di un attimo, un lampo; ve ne faccio parte.
Per esperienza diretta sempre più persone mi confidano la loro difficoltà nel riuscire a sintetizzare e a ricordare i concetti scritti in un libro e che, leggendo un romanzo, sentono la necessità di tornare indietro anche molte volte per continuare a seguire la storia.
Sto ultimamente osservando con molta attenzione tentativi di evoluzione dell'oggetto-concetto libro, del quale la versione elettronica chiamata e-book ne è la copia moderna. L'elettronica, però, dà spazio e propone varie evoluzioni:
-il libro interattivo: il lettore sceglie quale fine o quali risvolti debba avere la storia che sta leggendo
-il libro con soundtrack, la colonna sonora: rumori, musiche tutto come in un film
-L' Audio-libro: libri letti integralmente da attori
-Libri illustrati con animazioni.

Ma, alla fine, cosa è un libro? Non voglio attingere definizioni da una enciclopedia ma voglio fare l'accademico del piffero, allora butto lì la mia definizione personale ed estemporanea.
Un libro è un contenitore di simboli convenzionali variamente combinati rappresentanti concetti astratti e non, usato per conservare e trasmettere nozioni, concetti, storie, emozioni e quant'altro la mente umana possa concepire.
Non uccidetemi se ho dimenticato o distorto qualche cosa, ma tutto quest'articolo è una provocazione.
In sostanza l'alfabeto e la scrittura sono nati come soluzione all'esigenza di trasmettere messaggi e conservare nozioni in maniera facilmente replicabile. Oggi è possibile farlo altrimenti, quindi la scrittura e il libro che ne è la sua massima espressione forse non sono più indispensabili.
Un mio amico doveva passare un'esame per l'ammissione in una federazione sportiva, le regole per quello sport erano abbastanza complesse e variegate, mi ha raccontato che dopo sei mesi non si sentiva ancora pronto. Disperato ha cercato su internet e ha trovato un manuale a fumetti con video inclusi. In quindici giorni ha passato l'esame.

Il libro è subentrato alla trasmissione orale della conoscenza per manifesta superiorità tecnologica.
Potrebbe accadere il contrario tra il libro e un documento orale o visivo digitalizzato e perciò conservabile e riproducibile?

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